Il Simbolo

Il simbolo nasce con l’obiettivo di creare un emblema che identifichi l’associazione e i suoi valori. Gli elementi che lo compongono sono stati creati in modo da poter essere coerenti con il periodo storico in cui si posizionano le figure dei Fanti del Comune, Valletti e Vessilliferi. Elementi di ispirazione sono stati il Gonfalone del Comune di Arezzo e i sigilli che si trovano negli stemmi medievali.

Il processo di creazione del simbolo è avvenuto durante il periodo di transizione in cui le tre componenti – Fanti del Comune, Valletti e Vessilliferi – prima indipendenti, avevano avviato il percorso di unificazione all’interno dell’associazione Signa Arretii.

I primi bozzetti disegnati da Stefano Giustini, all’epoca Sergente dei Fanti, contengono il riferimento solo al Gruppo Fanti del Comune. Solo nei bozzetti successivi, in seguito alla costituzione dell’associazione, il riferimento ai Fanti viene sostituito dal nome Signa Arretii. Inizialmente disegnato per poter essere usato come Gonfalone da esibire durante le uscite della componente, cambia la forma diventando un simbolo, con area circolare, pensato per poter essere applicato a diversi supporti.

In questa fase si sono definiti  gli elementi principali della simbologia dell’associazione:

  • Il Cavallo Inalberato
  • Gli stemmi del Comune e del Popolo
  • Il Riferimento ad Arezzo e all’Associazione.

È stato scelto di adottare un colore che richiamasse l’aspetto dei monumenti della città di Arezzo, che venivano realizzati utilizzando la pietra serena (tipica dell’architettura toscana) la quale si presenta con un colore grigio omogeneo tendente al giallo. Successivamente è stata creata una versione con gli stemmi colorati come nel Gonfalone della Città di Arezzo.

Il Cavallo Inalberato

Nella parte centrale troviamo la figura del Cavallo inalberato il cui disegno è ispirato al disegno del cavallo presente negli scudi dei Fanti del Comune nel 1931, anno della prima giostra moderna. In Araldica vi sono termini ben codificati per definire la posizione assunta dall’animale raffigurato, nel caso del cavallo la posizione a gambe sollevate con la zampa anteriore sinistra sollevata prende il nome di inalberato e non di rampante.

Anche per quanto riguarda la posizione degli animali esistono delle regole ben precise in araldica. La posizione Destra – quella più comune che non viene blasonata – è in realtà la parte sinistra del simbolo agli occhi di chi lo osserva. Infatti in araldica la destra indica la parte omonima dello scudo dalla posizione di chi lo indossa. Il cavallo inalberato del Signa Arretii è posizionato a destra.

Come è facile notare la figura del cavallo è in posizione speculare rispetto a quella in cui si presenta negli attuali simboli del comune. Questo perché essi sono stati modificati successivamente al XIV secolo durante il dominio fiorentino.

 

Gli stemmi del Popolo e del Comune Medioevale

Ai lati del Cavallo troviamo gli stemmi del Popolo e del Comune.

 

Il Riferimento ad Arezzo e Signa Arretii

Nella cornice esterna troviamo in termini “Città di Arezzo” e “Signa Arretii” a sottolineare il legame tra l’associazione e la città che rappresenta.

Le Insegne

La rappresentativa comunale custodisce le insegne di Arezzo che rappresentano:

  • Il Popolo
  • Il Comune
  • Ghibellini
  • Guelfi

Insegna del Comune

Insegna del Popolo

Insegne Ghibelline

Insegne Guelfe

Queste vengono portate dalle figure dei Vessilliferi del Comune.

 

L’insegna del Comune

Bipartito di verde e di rosso. Il primo stemma non era questo ma al posto del colore verde era presente l’argento (in araldica con il nome argento viene indicato quello che comunemente chiamiamo bianco). Presumibilmente il cambiamento è avvenuto intorno al XVI secolo anche se non sono attualmente conosciuti documenti che ne attestano il cambiamento.

 

L’insegna del Popolo

Costituita da una Croce d’oro in Campo rosso. Il popolo è un partito che nasce intorno alla metà del XIII secolo e riunisce i rappresentanti della nascente borghesia artigiana cittadina riunita a seconda del proprio mestiere in corporazioni.

Lo stemma del Popolo di varie città italiane è comunemente la croce di vario colore. Ne è esempio lo stemma del Popolo di Firenze (Croce rossa in campo argento).

 

L’insegna dei Ghibellini

Rappresenta la fazione politica dei Ghibellini, la parte aristocratica che appoggia l’imperatore. L’Aquila nera in campo oro (in araldica con il nome oro si identifica quello che comunemente chiamiamo giallo), rappresenta lo stemma Imperiale. Il simbolo della fazione ghibellina aretina non è conosciuto, presumibilmente era comunque un’aquila, ma esattamente quella imperiale.

 

L’insegna dei Guelfi

Rappresenta la fazione filopapale dei Guelfi. L’insegna adottata è lo stemma di Carlo d’Angiò principale figura schierata a favore del capo della Chiesa. Ovviamente non è lo stemma reale dei guelfi aretini che presumibilmente si riconoscevano nella figura del leone, cosi come i più autorevoli guelfi fiorentini.