La Rappresentativa Comunale ha origini lontane e antecedenti a quelli della Giostra del Saracino moderna, quest’ultima istituita ufficialmente nel 1931. Sappiamo infatti che già all’inizio del XX secolo erano presenti i Donzelli del Comune, i quali avevano la funzione di rappresentare il Comune di Arezzo. Essi svolsero il proprio ruolo fino alla seconda metà degli anni ’20, periodo nel quale si comincia a pensare alla loro sostituzione in quanto ritenuti non più adeguati per i costumi dell’epoca. Si comincia a considerare la costituzione del ”Gruppo dei Valletti dei Rioni”, ognuno dei quali avrebbe dovuto rappresentare uno dei cinque rioni in cui era suddivisa la città.

I Valletti e i Fanti del Comune prima del 1992

I Valletti del Comune faranno la loro prima apparizione solamente qualche anno dopo. La loro presentazione ufficiale, come rappresentanti del Comune di Arezzo,  avviene nell’ottobre del 1930.

Nel 1931 viene ufficialmente ripristinata la Giostra del Saracino nella quale sono presenti anche i Fanti del Comune, chiamati “Guerrieri”. Da questo momento in poi  i Valletti e i Fanti diventano parte integrante della Manifestazione.

I loro costumi, cosi come tutti quelli dei figuranti della Giostra, vengono realizzati da Luigi Sapelli detto “Caramba”. Questi verranno utilizzati fino al 1955.

Nel 1938, durante il periodo Fascista, la direzione generale dell’Opera nazionale del Dopolavoro affida a Depero la realizzazione di 96 tavole a colori per illustrare, con delle composizioni allegoriche, i dopolavoro aziendali delle province italiane. Le composizioni che Depero realizza pongono in evidenza, con sagome a tinte piatte, le peculiarità di ogni località. Per rappresentare la città di Arezzo l’artista sceglie come soggetto un Fante del Comune.

Nel 1956 vengono realizzati i nuovi costumi della Giostra del Saracino su bozzetti del famoso scenografo, sceneggiatore e costumista Nino Vittorio Novarese. Il Novarese dimostra una intima conoscenza del periodo medioevale e inserisce nei costumi, pensati soprattutto come indumento scenico, elementi che richiamano il passato. Ne sono un esempio le muffole disegnate per i Fanti del Comune, le quali erano concretamente usate in passato dai Fanti per proteggere la mano e l’avambraccio.

La costituzione del Gruppo Fanti e la comparsa dei Vessilliferi

Il 1992 è un anno importante per la Giostra del Saracino. In quest’anno infatti vengono adottati i nuovi costumi, basati sui bozzetti degli studenti dell’Istituto d’Arte di Arezzo e realizzati dalla Costumi d’Arte di Ruggero Peruzzi. Viene inoltre rivisto il regolamento con l’introduzione di nuove componenti e la riorganizzazione di quelle già presenti.

È in questo frangente che vengono costituiti i vessilliferi della città di Arezzo, recanti in Giostra il Gonfalone della Città, gli emblemi del Comune e del Popolo e le insegne della parte guelfa e ghibellina, quest’ultiimi non storicamente aderenti.

Sempre in questo anno viene proposta la costituzione del Gruppo Fanti del Comune allo scopo di dare dignità e imparzialità a questa componente. Infatti negli anni precedenti si era radicata la consuetudine di comporre la compagine con persone provenienti dai quattro quartieri, ognuno dei quali era incaricato di fornire tre elementi. Questa situazione andava però a contrastare con il nuovo regolamento tecnico, il quale indicava, come requisito per il ruolo di Fante del Comune, l’imparzialità.

Nel 1998 l’allora storico Sergenti dei Fanti, in carica negli ultimi 25 anni, lascia il proprio incarico per andare a ricoprire il ruolo di vice Maestro di Campo. Viene sostituito da Stefano Giustini il quale si impegna, sin dai primi giorni, nel concretizzare quanto formalmente indicato nel regolamento tecnico redatto nel 1992. Cerca quindi di applicare politiche di coesione tra i componenti allo scopo di gettare le basi per la formazione di un gruppo di persone orgogliose di appartenere al Gruppo dei Fanti. Fino ad allora infatti, nonostante l’atto formale di costituzione del 1992, il Gruppo dei Fanti era rimasto un insieme di persone che si trovavano nei giorni della Giostra del Saracino e si salutavano immediatamente dopo la sua conclusione. Non vi erano quindi altri momenti di partecipazione tra le persone che potessero permettere la formazione di un Gruppo unito e con un forte senso di appartenenza. Tra le novità apportate dal nuovo Sergente si ricorda l’introduzione della “Prove”, giornate di allenamento nelle settimane antecedenti alla Giostra, che avevano il duplice scopo di perfezionare lo schieramento e le posizioni dei figuranti durante il corteo e, fondamentale, creare affiatamento tra i suoi componenti. Giustini inoltre introduce nuovi movimenti da eseguire durante il corteo, tutt’ora in uso, che dettero maggiore visibilità ai Fanti.

Questa nuova impostazione andava a scontrarsi con le consolidate abitudini imperanti. Il cambiamento non fu privo di difficoltà e una parte rilevante dei precedenti partecipanti, ancora legati agli usi precedenti, i quali prevedevano di aderire al gruppo solo il Giorno della Manifestazione, decisero di non proseguire. Il cambiamento però portò anche alla formazione di uno “Zoccolo duro” che accolse tutte queste novità con entusiasmo e che fu fondamentale per la crescita futura del Gruppo.

La nascita dell’Associazione Signa Arretii

Nel 2006, da un’idea dell’allora Direttore dell’Istituzione Giostra Dott. Beoni, inizia il percorso che porterà alla formazione dell’attuale Rappresentativa Comunale. Il Dott. Beoni ebbe l’intuizione di riunire le tre componenti – Fanti del Comune, Vessilliferi e Valletti – in un’unica compagine che sarebbe diventata l’unica Rappresentativa del Comune. Si decide quindi di costituire un’associazione che andrà ad accogliere i componenti di tutte le tre compagini. Nel 2007 nasce l’associazione Signa Arretii.

Nel 2012 viene festeggiato il Ventennale del Gruppo Fanti, costituito nel 1992 e poi confluito nell’associazione Signa Arretii. Per celebrare l’evento viene organizzata una conferenza dedicata all’Arezzo Medioevale a cui partecipano la Dott.sa Liletta Fornasari, il Dott. Luca Berti e il Dott. Luigi Borgia. Per l’occasione fu anche realizzata una cartolina ricordo.

Commemorazione Campaldino

Nello stesso anno prende corpo una delle più importanti e sentite iniziative promosse dall’associazione: La commemorazione della Battaglia di Campaldino. Da quell’anno ogni 11 Giugno, giorno dell’evento che segno il destino di Arezzo e della Toscana, l’associazione commemora la battaglia deponendo una corona di fiori presso il Cantone di Arezzo a Firenze, luogo dove vennero sepolti i prigionieri dello scontro periti nelle carceri fiorentine, partecipando con una rappresentanza alle celebrazioni dell’evento presso la Piana di Campaldino, luogo dove si svolse il conflitto, e concludendo la giornata con un picchetto d’onore davanti alla Tomba del Vescovo degli Ubertini caduto nel combattimento.

L’inaugurazione della Sede

Nel Luglio del 2015 viene inaugurata la Sede in Via Bicchieraja. Questo diventerà per l’associazione un importantissimo punto di incontro con i cittadini e i numerosi turisti. In concomitanza con la Fiera Antiquaria, primo weekend del mese, l’associazione ha deciso di mantenere aperta al pubblico la propria sede per mostrare cimeli storici della Giostra del Saracino o per presentare Mostre e iniziative che hanno lo scopo di diffondere la cultura e la Storia di Arezzo e della Giostra del Saracino.

Le iniziative

Durante questi anni l’associazione si è fatta promotrice di numerose iniziative volte a contribuire alla diffusione e conoscenza della storia e i valori della Città di Arezzo. Tra le principali ci piace ricordare:

  • Battitura del Grosso
  • Conferenza “l’università di Arezzo”
  • Conferenza “Guido Tarlati, la sua figura e il suo Tempo”
  • Plastico della Fortezza
  • Esposizione dedicata al Tenente Mancini
  • Mostra Fotografica dedicata alla Giostra del 1955, ricordata come “La Giostra vinta dal Buratto”