
Oggi, con profonda commozione, l’Associazione Signa Arretii si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, ricordando uno dei momenti più alti della nostra storia: l’udienza generale del 22 giugno 2016.
Partimmo all’alba da Arezzo, pieni di emozione, pronti a vivere una giornata che avrebbe segnato per sempre il nostro cammino.
La Lancia d’Oro del Giubileo della Misericordia, opera del maestro Ivan Theimer, venne scortata con orgoglio da tutti noi, consapevoli della responsabilità e dell’onore che ci era stato affidato.
Quel 22 giugno 2016 sfilammo in costume lungo via della Conciliazione, accolti dal calore della folla, portando con noi non solo la tradizione della Giostra del Saracino, ma anche il cuore della nostra città.
L’incontro con Papa Francesco, sul sagrato della Basilica di San Pietro, fu un’emozione indescrivibile: il Santo Padre ci accolse con il suo sorriso semplice e profondo, benedisse la Lancia d’Oro e salutò con affetto tutta la nostra delegazione.
Il nostro Presidente, insieme a tutti i presenti, visse con il cuore colmo di commozione quel momento, consapevole della straordinarietà dell’incontro.
A rendere ancora più magica la giornata fu il lancio dei palloncini in cielo, recanti gli emblemi dei Quartieri, simbolo di gioia, speranza e identità, che riscosse l’entusiasmo dei presenti.
Il nostro cammino proseguì con la splendida visita ai Musei Vaticani, dove la Lancia d’Oro fu esposta come segno vivo della nostra tradizione, e con il pranzo nei meravigliosi Giardini Vaticani, tra bellezza, natura e solennità.
Quel giorno rappresentò per l’Associazione Signa Arretii uno dei punti più alti e significativi della sua storia: un riconoscimento della nostra passione, del nostro impegno e della nostra identità.
Oggi, mentre salutiamo Papa Francesco, vogliamo ricordarlo con gratitudine per quel sorriso che seppe accoglierci, per quella benedizione che seppe unirci, per quell’esempio di umiltà che continueremo a custodire.
Foto by: LA NAZIONE e Agenziaimpress.it
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